Bowl in argento Britannia standard Guglielmo III, Londra, 1701
Bowl a forma circolare con stemma araldico poggiante su piede centrale scanalato. Bordo superiore rifinito con profilo.
Motto: Honus Sur Honore. Letteralmente: l'onere è sull'onore.
Argento Britannia marcato con 4 punzoni:
Dimensioni: 17cm x 29cm x 29cm
1.428gr
Collezione privata
Lievi segni di usura del tempo e graffi superficiali. I 4 punzoni sono presenti sul lato del corpo.
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Lo standard di argento Britannia (95,84% di argento puro) fu introdotto da un Atto del Parlamento del 1697 firmato da Guglielmo III per sostituire lo standard sterling (92,5% di argento puro) come requisito obbligatorio per gli oggetti di argenteria lavorata. La decisione fu presa per limitare la pratica del taglio e della fusione delle monete in argento sterling (che mantenevano il loro standard) per la produzione di argenteria. Tale pratica aveva avuto origine durante il regno di Carlo II (dopo la "Restaurazione"), a causa della crescente richiesta di oggetti in argento lavorato per scopi di lusso e ostentazione.
Il cambiamento dello "standard" richiese anche una modifica dei punzoni. Il "leone passante", che indicava lo standard sterling, fu sostituito con una figura femminile comunemente chiamata "Britannia". Il punzone della "testa di leopardo" della Worshipful Company of Goldsmiths (che identificava l'Assay Office di Londra ma era utilizzato in molti uffici provinciali insieme al marchio della città) fu sostituito con una "testa di leone eliminata".
Inoltre, ogni argentiere fu obbligato a registrare un nuovo marchio identificativo composto dalle prime due lettere del proprio cognome (invece delle iniziali del nome e del cognome, di una singola iniziale o di un simbolo precedentemente utilizzato).
La lega dello "standard Britannia" risultava più morbida, meno robusta e leggermente più costosa rispetto allo "standard sterling". Molti argentieri iniziarono immediatamente a fare pressioni per il ritorno allo "standard sterling", mentre numerosi argentieri ugonotti, abituati per origine allo standard più elevato utilizzato in Francia (95% di argento puro), ne sostenevano il mantenimento. Inoltre, mantenere lo "standard Britannia" permetteva l’esportazione di argenteria inglese in Francia (pratica non consentita con lo "standard sterling", che era inferiore al requisito richiesto in Francia).
Lo "standard Britannia", obbligatorio dal 1697 al 1720, non produsse effetti significativi e lo "standard sterling" per la produzione di argenteria fu ripristinato il 1° giugno 1720.
Con il ripristino dello "standard sterling" tornarono in uso i punzoni precedenti al 1697 ("leone passante" e "testa di leopardo con corona"). Tuttavia, lo "standard Britannia" non fu abolito e rimase utilizzabile come opzione volontaria. Dopo il 1720 fu usato raramente per la produzione di argenteria, principalmente per riproduzioni di alto livello di oggetti antichi.
Dopo il 1720, gli argentieri continuarono a utilizzare i loro precedenti marchi (iniziali) per le opere in argento "sterling", mentre il sistema successivo (prime due lettere del cognome) veniva applicato ai lavori in "standard Britannia". Questa doppia marcatura rimase in uso fino al 1739, quando, a causa della confusione generata, si ordinò agli argentieri di distruggere i marchi esistenti e di registrare un nuovo marchio.