Galvani Luigi (1737-1798). Memorie sulla elettricità animale di Luigi Galvani. Al celebre Abate Lazzaro Spallanzani Pubblico Professore nella Università di Pavia. Aggiunte alcune elettriche esperienze di Gio. Aldini P. Prof. di Fisica. Bologna: Per le Stampe del Sassi, 1797.
Prima edizione
Il libro Memorie sulla elettricità animale di Luigi Galvani, pubblicato nel 1797, è una delle opere fondamentali per la storia della scienza, poiché tratta delle sue scoperte relative all'elettricità animale, una delle prime formulazioni della bioelettricità. Galvani, un medico e fisiologo italiano, studiò i fenomeni elettrici osservati nei muscoli delle rane, scoprendo che l'elettricità era in qualche modo coinvolta nella contrazione muscolare. Questo lavoro è considerato un passo cruciale nello sviluppo della neurofisiologia.
Il libro descrive dettagliatamente gli esperimenti che Galvani fece, come l'osservazione dei movimenti dei muscoli delle rane durante il contatto con conduttori metallici, e propone una teoria secondo cui i muscoli viventi generano una sorta di "elettricità animale". Questo studio ispirò ulteriori ricerche sulla natura dell'elettricità, che influenzarono anche il lavoro di altri scienziati, tra cui Alessandro Volta.
105 pagine numerate. 2 tavole pieghevoli. 4° (260x194mm).
Collezione privata
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Galvani Luigi - Bologna 9 settembre 1737, Bologna 4 dicembre 1798; è stato un medico e fisico italiano noto per i suoi studi sull'elettricità animale e per aver contribuito significativamente alla nascita della bioelettricità. La sua scoperta più celebre fu il fenomeno della "elettricità animale", che portò alla nascita della galvanizzazione.
La scoperta dell'elettricità animale: Nel 1780, Galvani stava conducendo esperimenti sull'anatomia dei nervi e dei muscoli delle rane. Durante una dissezione, notò che quando un nervo veniva toccato da un oggetto metallico, la rana si muoveva, come se fosse stata "scossa" da un impulso elettrico. Questo fenomeno lo indusse a pensare che vi fosse una forma di "elettricità" che proveniva dal corpo degli animali. Galvani interpretò erroneamente questo movimento come una prova che il corpo degli esseri viventi fosse intrinsecamente elettrico.
La teoria dell'elettricità animale: Galvani ipotizzò che i muscoli degli animali fossero stimolati da una sorta di "fluido elettrico" che veniva trasmesso attraverso i nervi e i tessuti. Questa scoperta, benché non completamente corretta, gettò le basi per la ricerca nel campo della bioelettricità e influenzò notevolmente gli sviluppi successivi in medicina, fisica e biologia.
Conflitto con Alessandro Volta: La scoperta di Galvani suscitò l'interesse di Alessandro Volta, un altro scienziato italiano, che però interpretò in modo diverso il fenomeno. Volta riteneva che il movimento delle rane fosse dovuto a una reazione chimica tra i metalli usati negli esperimenti di Galvani, piuttosto che a un fenomeno elettrico naturale nei corpi degli animali. Per dimostrare la sua teoria, nel 1800, Volta inventò la pila, il primo generatore elettrico che funzionava con una reazione chimica, e in seguito, la "pila voltaica" venne utilizzata come fonte di corrente continua.
Impatto: Sebbene Galvani non avesse compreso completamente la natura dell'elettricità animale, il suo lavoro ha avuto un impatto duraturo. La sua ricerca è stata fondamentale per lo sviluppo della bioelettricità, e la terminologia come "galvanizzazione" e "galvani" è ancora usata oggi in ambito scientifico per riferirsi a fenomeni legati all'elettricità. La sua scoperta ispirò anche studi che portarono alla comprensione moderna dei processi elettrici nei nervi e nei muscoli.
Galvani rimane una figura centrale nella storia della scienza, soprattutto nell'ambito della medicina e della fisica, e il suo lavoro ha contribuito a gettare le basi per le future scoperte nel campo dell'elettricità e della neurologia.