L’argenteria del XX secolo riflette le profonde trasformazioni artistiche e culturali che hanno caratterizzato il periodo, influenzata da movimenti come l’Art Nouveau, l’Art Déco, il Modernismo e il Design Contemporaneo. Dall’inizio del secolo fino agli anni Duemila, l’argenteria ha attraversato fasi di sperimentazione, innovazione tecnica e cambiamenti estetici, mantenendo comunque il suo ruolo di espressione artistica e di oggetto di lusso.

Opere: 5
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Art Nouveau (1890-1915)
All’alba del XX secolo, lo stile dominante nell’argenteria era l’Art Nouveau, caratterizzato da linee fluide, motivi ispirati alla natura e una forte componente decorativa. Artisti come René Lalique e case argentieri come Christofle in Francia o Georg Jensen in Danimarca produssero pezzi unici con forme organiche e dettagli raffinati. L’uso di smalti, intarsi e combinazioni con altri materiali, come il vetro e la ceramica, arricchì ulteriormente le creazioni.

Art Déco (1915-1940)
Negli anni ’20 e ’30, l’argenteria subì una svolta stilistica con l’Art Déco, che si opponeva all’eccessiva decorazione dell’Art Nouveau. Le forme divennero geometriche, essenziali e simmetriche, spesso impreziosite da materiali esotici come l’avorio e l’ebanite. Celebri argentieri come Jean Puiforcat in Francia e la Gorham Manufacturing Company negli Stati Uniti introdussero linee eleganti e moderne, ispirate alle nuove tecnologie e al dinamismo dell’epoca.

Modernismo e Design Industriale (1940-1970)
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il design dell’argenteria si orientò verso una maggiore funzionalità e semplicità, seguendo i principi del Bauhaus e del Modernismo. In Scandinavia, Georg Jensen e Tapio Wirkkala svilupparono opere dalle forme pure ed essenziali, spesso realizzate con tecniche innovative. Negli Stati Uniti, designer come Elsa Peretti rivoluzionarono la gioielleria e l’argenteria con forme morbide e organiche, mentre l’italiana Lino Sabattini introdusse pezzi sperimentali e scultorei.

Minimalismo e Design Contemporaneo (1970-2000)
Negli ultimi decenni del XX secolo, il minimalismo e il design postmoderno influenzarono l’argenteria, con un ritorno alle linee semplici e alle superfici pulite. L’argento divenne un materiale sempre più usato anche per oggetti d’uso quotidiano, grazie alle lavorazioni industriali e alle sperimentazioni di designer come Ettore Sottsass. Al tempo stesso, l’argenteria artistica si sviluppò con pezzi unici, spesso realizzati da orafi e designer che vedevano l’argento come un mezzo espressivo oltre che funzionale.